Le regole nazionali per impiego sottoprodotti latte in impianti biogas
Milano, 30 aprile 2020 - 00:00

Le regole nazionali per impiego sottoprodotti latte in impianti biogas

La legge di conversione del decreto-legge 18/2020 ("Cura Italia") introduce regole nazionali uniformi, per consentire l'utilizzo dei prodotti e sottoprodotti del latte negli impianti di digestione anaerobica.

La legge 24 aprile 2020, n. 27 contiene un'importante misura per far fronte alle crescenti difficoltà del settore caseario, causate dall'emergenza epidemiologica in atto.

Regioni e Province autonome, infatti, possono definire specifiche disposizioni temporanee per agevolare l'uso di latte, prodotti a base di latte, prodotti derivati dal latte, sottoprodotti derivanti da processi di trattamento e trasformazione del latte negli impianti di digestione anaerobica del proprio territorio. Possono farlo derogando — "limitatamente al periodo di crisi" — alle normali procedure autorizzative definite dal Dlgs 387/2003, per quanto riguarda la modifica delle biomasse utilizzabili.

La nuova norma specifica che il gestore dell'impianto di digestione anaerobica, qualora non in possesso delle specifiche autorizzazioni ai sensi del regolamento europeo n. 1069/2009 del 21 ottobre 2009 sui sottoprodotti animali, è tenuto a formulare una richiesta preventiva straordinaria all'autorità sanitaria competente. Questa, effettuate le necessarie verifiche documentali, procede all'accoglimento o al diniego entro i successivi tre giorni lavorativi dalla data della richiesta.

Infine, agli impenditori agricoli, per tutta la durata dell'emergenza sanitaria, è consentito anche "l'utilizzo agronomico delle acque reflue addizionate con siero, scotta, latticello e acque di processo delle paste filate, nonché l'utilizzo di siero puro o in miscela con gli effluenti di allevamento su tutti i tipi di terreno", in deroga all'articolo 15, comma 3 del Dm Politiche agricole 25 febbraio 2016.

Ricordiamo che già prima di questa iniziativa da parte del legislatore nazionale, ben tre Regioni (Piemonte, Lombardia e Veneto) si erano attivate autorizzando l'invio del siero di latte agli impianti di digestione anaerobica.