Il 10% dell'elettricità globale proviene da eolico e fotovoltaico
I numeri mostrano con chiarezza come eolico e solare siano diventati tra le principali fonti di energia aelettrica nella maggior parte dei paesi del mondo, contribuendo a ridurre l'utilizzo di combustibili fossili quali il carbone.
Nella sua più recente analisi semestrale, il gruppo di ricerca inglese Ember ha aggregato i dati relativi alla produzione di elettricità di 48 paesi, che rappresentano l'83% della produzione mondiale. I dati utilizzati sono quelli contenuti nella Global Electricity Review annuale, a cura della stessa Ember, pubblicata a marzo 2020.
Nel primo semestre del 2020, la generazione da eolico e fotovoltaico è aumentata del 14% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, arrivando a generare quasi un decimo (9,8%) dell'elettricità globale. Una percentuale che è quasi raddoppiata, rispetto al 4,6% del 2015, l'anno in cui è stato firmato l'accordo di Parigi sul clima.
Le quote più alte di energia elettrica da eolico e fotovoltaico sono detenute da Unione europea e Regno Unito, rispettivamente col 21% e il 33%. Le altre principali potenze economiche risultano sostanzialmente allineate al dato medio globale: gli Stati Uniti al 12%, mentre Cina, India Giappone e Brasile sono tutti intorno al 10%.
Un'altra buona notizia è la diminuzione dell'8,3% della produzione globale elettricità da carbone nella prima metà del 2020, rispetto al primo semestre del 2019. Si tratta di una diminuzione da record, che secondo i ricercatori è imputabile per il 70% alla minore domanda di elettricità dovuta al Covid-19 e per il restante 30% all'aumento della generazione eolica e solare.
L'India è il paese che ha vissuto questa transizione nella maniera più evidente: tra il 2015 e il 2020, eolico e solare sono passati dal 3% al 10% del mix elettrico nazionale e contemporaneamente la quota del carbone è scesa dal 77% al 68%. Purtroppo — avvertono i ricercatori di Ember — tutti questi dati, seppur positivi, non sono ancora sufficienti a contenere l'aumento del riscaldamento globale entro il limite degli 1,5 °C. Per poter rispettare gli accordi di Parigi, infatti, il carbone dovvrebbe diminuire del 13% annuo nei prossimi 10 anni, fino ad arrivare nel 2030 a rappresentare solo il 6% della generazione elettrica globale (attualmente è al 33%).
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l'analisi su ember-climate.org