Via e grandi opere, riorganizzati Osservatori per monitoraggio e controllo
Il Ministero dell'ambiente, ex Dlgs 152/2006 modificato dal Dl 76/2020 (Semplificazioni), ha riorganizzato gli Osservatori ambientali per il monitoraggio delle grandi opere sottoposte a valutazione ambientale.
Il Dm 13 agosto 2020, n. 175 (in vigore dal 7 ottobre 2020) ai sensi dell'articolo 28, Dlgs 152/2006 come modificato dal Dl 76/2020 ha definito le modalità di funzionamento degli Osservatori ambientali, organismi che hanno lo scopo, nelle opere statali rilevanti per natura, complessità, ubicazione, sottoposte a valutazione di impatto ambientale (Via), di aiutare l'Autorità competente nella verifica del rispetto delle prescrizioni da osservare nelle fasi di realizzazione dell'opera e nella fase di monitoraggio post operam.
L'Osservatorio ambientale viene istituito col provvedimento di Via favorevole, d'intesa col soggetto proponente e in base alle valutazioni del Comitato Via-Vas. Le condizioni per la nomina ricorrono, in particolare, nel caso di progetti di significativo impatto sul territorio, oppure quando si riscontrino condizioni di elevata conflittualità sociale, ovvero quando vi siano una pluralità di interessi contrapposti, e, in ogni caso, con riferimento a tutti i progetti su cui la Commissione Via-Vas ritiene sia necessario assicurare la massima trasparenza nella realizzazione dell'opera. Gli oneri per il funzionamento dell'Osservatorio ambientale sono a carico del proponente. Entro il 6 dicembre 2020 gli Osservatori già istituiti devono aggiornarsi con le nuove regole.
Documenti di riferimento
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Dm Ambiente 13 agosto 2020, n. 175
Modalità di funzionamento degli Osservatori ambientali per il controllo e il monitoraggio dell'esecuzione delle opere statali complesse sottoposte e valutazione di impatto ambientale (Via) - Articolo 28, Dlgs 152/2006
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Le imprese che svolgono attività a potenziale alto impatto sull'ambiente necessitano, per poter operare, di una particolare autorizzazione, denominata autorizzazione integrata ambientale (cd. "Aia"; derivante dalla normativa dell'Ue nota come "Integrated Pollution Prevention and Control - Ippc"). Le regole da osservare in materia sono in parte dettate dal Codice ambientale nazionale (il Dlgs 152/2006) in parte direttamente dall'Unione europea (che stabilisce le migliori tecniche disponibili da applicarsi direttamente ai singoli settori). Nel contributo, la panoramica della normativa di riferimento. Aggiornata alla rettifica della decisione sulle migliori tecniche disponibili (Bat/Mtd) per i grandi impianti di combustione pubblicata nel luglio 2025.
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Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 - PARTE II
Procedure per Via, Vas ed Ippc/Aia