Legge delegazione Ue, novità per rinnovabili e mercato elettrico
Bollette, dispacciamento, fonti rinnovabili, mobilità elettrica: numerosi gli ambiti di intervento toccati dal Ddl di delegazione europea 2019-2020, approvato ieri dal Senato.
Il provvedimento (Atto Senato 1721-A), che ora passa alla Camera, contiene la delega al Governo per il recepimento di una serie di direttive europee.
Tra queste, merita in primis di essere segnalata la direttiva 2018/2001 sulla promozione dell'energia da fonti rinnovabili. Ecco alcuni dei criteri che il Governo dovrà osservare nel recepire tale direttiva:
• è prevista una disciplina per l'individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili, nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi individuati dal PNIEC;
• saranno individuate misure incentivanti per la promozione delle comunità di energia rinnovabile, volte a favorire la partecipazione delle comunità locali alla realizzazione degli impianti, valorizzando la rete elettrica esistente e massimizzando l'utilizzo locale della relativa produzione energetica;
• verranno aggiornati e potenziati i meccanismi di sostegno alle fonti rinnovabili, introducendo — tra le altre cose — misure per la valorizzazione e l'incremento della produzione del parco impianti esistente;
• a partire dal 2023, l'olio di palma e l'olio di soia verranno esclusi sia dagli obblighi di miscelazione al combustibile diesel che dalla produzione elettrica rinnovabile, così come dal relativo conteggio delle fonti rinnovabili.
Di particolare interesse, inoltre, i principi previsti per l'attuazione della direttiva 2019/944/Ue sulle norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica. Dovrà infatti essere aggiornato e semplificato il quadro normativo in materia di configurazioni per l'autoconsumo e di sistemi di accumulo, favorendo la partecipazione di tali sistemi ai mercati dell'energia elettrica e dei servizi. Sarà, inoltre, definita una disciplina specifica per le comunità energetiche dei cittadini.
Infine, segnaliamo alcuni interessanti principi relativi all'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni dei regolamenti europei 2019/943/Ue e 2019/941/Ue, rispettivamente sul mercato interno dell'energia elettrica e sulla preparazione ai rischi nel settore dell'energia. Tra le previsioni più interessanti, è previsto l'avvio di un processo per il graduale superamento del prezzo unico nazionale (PUN) e anche una semplificazione della attuale disciplina del dispacciamento e dei mercati all'ingrosso dell'energia, con l'obiettivo di tener conto delle nuove esigenze di flessibilità del sistema e della necessità di integrazione della generazione distribuita delle fonti rinnovabili non programmabili, dei sistemi di accumulo e della gestione della domanda.
Pagine correlate
-
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)