Piemonte, il grande idroelettrico passa alla Regione
Dopo la Lombardia, ora anche il Piemonte - in attuazione di quanto disposto dal Dlgs 79/1999 - ha emanato la disciplina che regolamenta il processo di "regionalizzazione" delle grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico.
Ricordiamo che il decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 ("Dl Semplificazioni") aveva modificato l'articolo 12 del Dlgs 79/1999, stabilendo che le grandi derivazioni idroelettriche dovessero passare in proprietà alle Regioni alla scadenza delle concessioni o nei casi di decadenza, revoca o rinuncia alle stesse. Le Regioni avevano tempo fino al 31 ottobre 2020 per disciplinare le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni.
Con legge regionale 29 ottobre 2020, n. 26, il Piemonte si è mosso in tal senso, definendo tutte le novità riguardanti le grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico, cioè le concessioni ad uso energetico con potenza nominale media di concessione superiore a 3.000 kilowatt.
La norma disciplina tutti gli aspetti procedurali relativi a:
• modalità di assegnazione e termini di avvio delle procedure
• rapporto di fine concessione
• modalità di svolgimento delle procedure di assegnazione
• requisiti di ammissione
• criteri e modalità di valutazione delle proposte progettuali
• durata della concessione
• obblighi e limitazioni gestionali
• miglioramenti energetici, ambientali e misure di compensazione
Tra i numerosi altri aspetti disciplinati dalla norma regionale, segnaliamo anche l'introduzione — dal 2021 — di un canone di concessione articolato in una componente fissa e in una componente variabile.
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Lr Piemonte 29 ottobre 2020, n. 26
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)
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in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)