Energia dal mare, un potenziale da sfruttare

Oggi, l'energia oceanica rappresenta circa 530 megawatt di potenza installata a livello globale, ma il suo potenziale è ancora poco sfruttato. Secondo due studi pubblicati da IRENA, gli oceani hanno un potenziale di energia rinnovabile tale da soddisfare più del doppio dell'attuale domanda mondiale di elettricità.

Esaminando  lo stato e le prospettive delle tecnologie che sfruttano la forza e il calore del mare, il rapporto elaborato da IRENA dal titolo "Innovation Outlook: Ocean Energy Technologies" giunge alla conclusione secondo cui l'energia oceanica costituisce una componente cruciale per contribuire a ridurre le emissioni climalteranti e garantire un futuro energetico sostenibile e sicuro.

Anche il documento dal titolo "Fostering a blue economy: Offshore renewable energy" — sempre pubblicato da IRENA — mette in evidenza come l’energia rinnovabile off-shore, compreso eolico e fotovoltaico, potrebbe sostenere lo sviluppo sostenibile a lungo termine e guidare una Blue economy senza precedenti.

Per tali motivi, tecnologie innovative che sfruttano il moto ondoso, le maree, il gradiente di salinità e la conversione dell’energia termica del mare devono essere sostenute e ulteriormente sviluppate in modo da farle diventare economicamente accessibili. Ci vogliono, perciò, programmi di ricerca e innovazione, incentivi e una cooperazione regionale nella pianificazione dello spazio marittimo.

È proprio con l’intenzione di accelerare questo sviluppo che IRENA e l’OEE hanno firmato un protocollo di intesa (Memorandum of Understanding — MoU), in occasione dell’Ocean Energy Europe Conference & Exhibition, che si tiene on line dall’1 al 4 dicembre.

"La stretta collaborazione con l’OEE — ha dichiarato Francesco La Camera, direttore generale di IRENA — è assolutamente vitale per condividere informazioni e conoscenze con il settore industriale, al fine di garantire in futuro un’ampia diffusione dell’energia dal mare e di quella off-shore, in generale".