Acque, concessioni demaniali, edifici efficienti: warning Ue all'Italia

Una lettera di costituzione in mora è stata inviata dalla Commissione europea al nostro Paese per la non corretta applicazione della direttiva nitrati 91/676/Cee che mira a prevenire l'inquinamento dell'acqua causato da nitrati di origine agricola. Le questioni contestate all'Italia riguardano la designazione delle zone vulnerabili ai nitrati, la riduzione del "periodo di chiusura" (durante il quale è vietata l'applicazione di fertilizzanti) e la mancanza di revisione di alcuni Programmi d'azione nitrati regionali.

Lettera di costituzione in mora anche in relazione al rilascio delle concessioni demaniali marittime. Per la Commissione, non solo l'Italia non ha ottemperato alla sentenza della Corte di Giustizia Ue 14 luglio 2016, cause riunite C-458/14 e C-67/15 che sanciva la contrarietà al diritto Ue (direttiva "servizi" 2006/123/Ue) del sistema di proroga delle concessioni esistenti, ma ne ha anche prorogato la durata al 2033 (articolo 1, comma 682, legge 145/2018), e vietato alle Regioni di aprire bandi per l'assegnazione di concessioni.

Infine lettera di costituzione in mora all'Italia per non avere presentato entro il 10 marzo 2020 la Strategia nazionale di ristrutturazione a lungo termine degli edifici ai sensi della direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica nell'edilizia. Il Dlgs 48/2020 aveva previsto l'adozione della Strategia entro l'11 luglio 2020, ma anche tale termine è scaduto. In tutti questi casi l'Italia ha due mesi per rispondere ai rilievi Ue, dopo i quali potrebbe scattare l'emissione di un parere motivato, anticamera del deferimento alla Corte di Giustizia Ue.