Edilizia, Iva agevolata anche in presenza di subappalti
Milano, 11 dicembre 2020 - 12:16

Edilizia, Iva agevolata anche in presenza di subappalti

L’Iva agevolata del 10% riconosciuta agli interventi di ristrutturazione edilizia (Bonus casa), si applica indipendentemente dalle modalità contrattuali utilizzate per realizzarli.

Questa la precisazione più interessante contenuta nella Risposta de 10 dicembre 2020, n. 576, con cui l’Agenzia delle entrate ha fornito dei chiarimenti a una società che ha sviluppato un’offerta commerciale per  l’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione di unità immobiliari e condomini.

Le forma di contratto prevista dalla società prevede il pagamento degli interventi attraverso una rateizzazione in bolletta. Anche se non esplicitamente riportato nel documento dell’Agenzia, è probabile che si tratti di contratti EPC (Energy perfomance contact) o FTT (Finanziamento tramite terzi), solitamente praticati da una ESCo.

La società precisa che, per dare esecuzione al contratto, concederà in subappalto l'acquisto e l'installazione dei corpi illuminanti ad un soggetto terzo.

In tali casi, è possibile applicare l’Iva agevolata del 10% riconosciuta agli interventi di ristrutturazione edilizia? In altri termini, la società che ha stipulato il contratto può applicare l’Iva ridotta nella fattura che dovrà produrre per il cliente finale?

L’Agenzia delle entrate afferma che è possibile. Come già precisato nella circolare n. 15/E del 2018, l’Iva agevolata per gli interventi di recupero edilizio è riconosciuta "indipendentemente dalle modalità contrattuali utilizzate per il relativo svolgimento (i.e. contratto di appalto o fornitura di beni con posa in opera)".