Consiglio Ue: ok a taglio 55% emissioni entro 2030
Dopo una lunghissima trattativa, i leader dei 27 Paesi dell'Unione europea hanno sottoscritto il nuovo obiettivo - proposto dalla Commissione e già approvato dal Parlamento - di ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030.
L'accordo raggiunto lo scorso 11 dicembre non era affatto scontato, a causa delle forti resistenze di numerosi Paesi del blocco orientale, che hanno economie ancora fortemente dipendenti da carbone, gas e petrolio.
Le resistenze di questi Paesi sono state vinte grazie all'impegno di aumentare gli investimenti europei per trasformare i loro mix energetici. Inoltre, i leader dei Paesi dell'est hanno spinto affinché l'obiettivo di riduzione del 55% fosse considerato a livello di intera Unione europea e non di singoli Stati membri.
La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha salutato con entusiasmo questo accordo, definendolo un "biglietto da visita" per l'Europa. La von der Leyen, però, ha ricordato anche come l'Europa da sola rappresenti meno del 10% delle emissioni globali.
"Il cambiamento climatico è una questione più che europea" - ha affermato — "È una questione che riguarda l'intera umanità. E oggi esiste un movimento globale per l'azione per il clima. Un movimento che conta su nazioni potenti ma anche su innumerevoli città, ONG, persone di buona volontà. L'Europa vuole contribuire a questo movimento e farlo crescere."
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Speech by President von der Leyen at the Climate Ambition Summit
sul sito della Commissione europea