WindEurope: l'eolico europeo è ostacolato dagli iter autorizzativi
Milano, 1 marzo 2021 - 13:41

WindEurope: l'eolico europeo è ostacolato dagli iter autorizzativi

Nel 2020 in Europa sono stati installati 14,7 GW di nuova capacità eolica, ad un ritmo che è ben al di sotto di quello necessario per realizzare il Green Deal e puntare verso la neutralità climatica.

Questo il grido d'allarme lanciato dall'associazione WindEurope, in occasione della presentazione del report "Wind energy in Europe: 2020 Statistics and the outlook for 2021-2025".

Nel 2020, l'eolico ha prodotto il 16% di tutta l'elettricità consumata in Europa, con punte del 38% in Danimarca, del 27% in Germania e nel Regno Unito e del 22% in Spagna. Eppure — secondo WindEurope — le nuove installazioni non procedono con sufficiente celerità, e non soltanto a causa della pandemia in corso, che ha fermato a 14,7 GW la nuova potenza eolica realizzata sul continente europeo nel 2020, con un calo del 19% rispetto alle previsioni pre-Covid.

Il problema è che nemmeno le installazioni attualmente previste per il futuro potranno essere sufficienti. Nei prossimi 5 anni, WindEurope prevede che in Europa verranno realizzati solo 15 GW all'anno di nuovo eolico; decisamente pochi, considerando che per raggiungere l'obiettivo Ue al 2030 per le energie rinnovabili servirebbero almeno 18 GW l'anno per il decennio 2021-30, numero che sale a 27 GW l'anno per poter contribuire in maniera determinante sull'obiettivo europeo di riduzione del 55% delle emissioni al 2030.

Secondo gli analisti di WindEurope, la complessità delle procedure autorizzative è uno dei principali fattori di rallentamento nelle installazioni eoliche. I nuovi progetti richiedono tempi eccessivi per i permessi e rischiano spesso di avere lunghi strascichi nei tribunali, con il risultato spesso di scoraggiare gli sviluppatori dal perseguire nuovi progetti a causa dei rischi e dei costi coinvolti.

WindEurope considera urgente e non più rimandabile un'azione decisa dei governi per affrontare questo problema. Anche perchè, nel frattempo, è in fortissimo aumento il numero di turbine eoliche che raggiungono o stanno raggiungendo la fine della loro vita operativa. Molti parchi eolici dismessi vengono ripotenziati, ma non a sufficienza; basti pensare che in Austria gli ostacoli al repowering hanno portato il Paese a chiudere il 2020 con una capacità eolica inferiore rispetto all'inizio dell'anno.

Nel corso dei prossimi cinque anni, ben 38 GW di vecchi parchi eolici raggiungeranno i 20 anni di attività. Questo richiederà visione politica, capacità tecnico-amministrative e volontà di decidere sul destino di tali impianti: repowering, estensione del ciclo di vita o disattivazione completa. Sul lato invece delle nuove installazioni, sarà anche fondamentale il ruolo di alcuni Paesi chiave dell'Europa: ad esempio la Germania, che è stata a lungo il motore dell'eolico europeo, lo scorso anno ha installato solo 1,65 GW di eolico lo scorso anno, il dato più basso in un decennio.

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