Antitrust: no rinnovo automatico concessioni mini idro
La possibilità di rinnovare automaticamente le piccole concessioni idroelettriche in scadenza, previsto sia dalla legislazione nazionale che da quella regionale, è in contrasto con la normativa comunitaria e con la giurisprudenza.
Questo, in sintesi, il contenuto della segnalazione che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente inviato a Parlamento, Governo, Regioni e Province autonome, in relazione alle procedure di rinnovo delle concessioni di piccole derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico.
Secondo l'Antitrust, a livello nazionale le procedure di assegnazione delle concessioni in scadenza prevedono sostanzialmente un automatico rinnovo — su sua richiesta — al concessionario "incumbent" (cioè all'azienda ex monopolista che continua a occupare una posizione dominante nel mercato liberalizzato), in conformità a quanto previsto dal Testo unico acque (Regio decreto n. 1775/1933). Sono numerose anche le disposizioni regionali che rimandano alla disciplina nazionale oppure che prevedono, a loro volta, il diritto automatico al rinnovo della concessione, al verificarsi di determinate condizioni.
L'Antitrust osserva che "detto corpus normativo non è conforme ai principi comunitari in materia di attribuzione di titoli per l'esercizio di attività economiche i quali, in ragione della scarsità delle risorse che utilizzano, sono per definizione in numero limitato, e per tale motivo richiedono l'adozione di modalità concorrenziali per la loro assegnazione, nonché per i loro rinnovi."
Quindi, l'attuale quadro normativo nazionale e regionale vigente, non prevedendo la possibilità per i terzi di avanzare una domanda per lo sfruttamento del medesimo corso d'acqua con un progetto diverso e in concorrenza con quello esistente, "risulta in contrasto sia con il diritto comunitario in materia di prestazione di servizi, con il diritto comunitario e/o nazionale in materia di concorrenza."
Per queste ragioni, l'Autorità auspica che i legislatori dei diversi gradi (nazionale, regionale e provinciale) intervengano prontamente per modificare le disposizioni sul rinnovo automatico delle concessioni, sostituendole con discipline che risultino "conformi ai principi di massima contendibilità delle concessioni di piccole derivazioni idroelettriche al momento della loro scadenza e, dunque, siano trasparenti, aperte e non discriminatorie."
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AGCM - Bollettino 10/2021 dell'8 marzo 2021
sul sito dell'Autorità
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in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)