Oli vegetali per produrre elettricità: Iva agevolata solo per vendite dirette

Con Risoluzione n. 19 del 15 marzo 2021, l'Agenzia delle entrate ha chiarito i dubbi di una società che svolge attività di commercio di oli vegetali puri. Il quesito avanzato dalla società riguarda l'applicabilità dell'aliquota Iva ridotta (ai sensi della Risoluzione n. 17/E del 18 marzo 2013) non solo alle vendite vendite verso i titolari di impianti di produzione di energia elettrica, ma anche a quelle indirette verso gli intermediari.

Secondo la società, infatti, con l'utilizzo degli avverbi "direttamente o indirettamente" di cui al punto n. 104 della Tabella A, Parte III, allegata al Dpr n. 633/1972, il legislatore farebbe riferimento anche al caso dell'intermediario che interviene tra la società ed il cliente finale (operatore elettrico), estendendo quindi l'applicabilità dell'Iva agevolata anche alle transazioni da trasformatore/commerciante ad altro trasformatore/commerciante.

Diverso, però, il parere dell'Agenzia delle entrate. Questa infatti ritiene che gli avverbi "direttamente o indirettamente", utilizzati nella norma, facciano riferimento "non alle modalità di commercializzazione, bensì al procedimento di produzione dell'energia elettrica, a seconda che il bene sia utilizzato come combustibile in modo diretto, ovvero previa trasformazione, per la generazione di energia elettrica".

Quindi, in conclusione, la fruizione dell'Iva agevolata per la cessione di oli vegetali è possibile solo nel caso in cui questi siano impiegati da parte dei cessionari per finalità di generazione di energia elettrica.