Piano nazionale ripresa e resilienza, Ue firma ricevuta
Con un comunicato del 1° maggio 2021 la Commissione europea ha informato della ricezione del Piano nazionale di ripresa e resilienza inviato dall'Italia.
Il Piano andava inviato entro il 30 aprile 2021 e finora 13 Stati Ue su 27 lo hanno fatto. Nel Piano presentato ai sensi del regolamento Ue sul Dispositivo per la ripresa e resilienza, cosiddetto "Recovery fund" (regolamento 2021/241/Ue), l'Italia ha richiesto 191,5 miliardi di euro (il totale dei fondi a lei potenzialmente assegnati) di cui 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza indica le azioni che verranno messe in pratica, gli obiettivi, le risorse con cui farvi fronte e il le tempistiche.
Tra le misure del Piano la Missione 2 "Rivoluzione verde e transizione ecologica" nella quale trovano posto sia annunci di futuri interventi normativi (sui rifiuti, le acque, il dissesto idrogeologico, lo sviluppo delle energie rinnovabili) sia la definizione di investimenti. Tra questi ultimi, lo sviluppo di impianti di trattamento/riciclaggio di rifiuti organici, multi-materiale, vetro, imballaggi in carta e di impianti innovativi per particolari flussi. Ambiziosi gli obiettivi: 55% di riciclo di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee); 85% di riciclo nell'industria della carta e del cartone; 65% di riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclaggio meccanico, chimico, "Plastic Hubs"); 100% recupero nel settore tessile tramite "Textile Hubs".
Documenti di riferimento
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Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)
Approvato dal Parlamento italiano il 27 aprile 2021 e dal Governo nazionale il 29 aprile 2021 - Approvato dal Consiglio Ue con decisione di esecuzione il 13 luglio 2021 - Aggiornato in base alle successive decisioni Ue
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Pnrr e riforme ambientali, check point attuazione
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede interventi anche in campo ambientale, sia attraverso riforme legislative che investimenti economici. Il Dossier affronta la prima tipologia di interventi, restituendo il punto sullo stato di attuazione delle riforme normative previste dal Pnrr. Aggiornato al nuovo cronoprogramma della Strategia nazionale per l'economia circolare del novembre 2025
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Dal Green deal al Clean industrial deal, le azioni Ue per decarbonizzare l'economia
L'Unione europea ha avviato un percorso verso la decarbonizzazione. Con il Green deal ha definito gli obiettivi generali di sostenibilità e neutralità climatica. Con il Clean industrial deal si focalizza ora sul rafforzamento della competitività industriale "verde". Nel Dossier l'analisi del percorso, degli atti e delle conseguenze che le strategie hanno sulle imprese. Il contributo è aggiornato al nuovo Piano europeo sulle materie prime critiche e alla connessa proposta di regolamento di modifiche mirate alla regolamentazione Ue in materia, presentati nel dicembre 2025.
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2021/241/Ue
Istituzione del Dispositivo per la ripresa e la resilienza - Recovery Fund - Next Generation Eu - Finanziamento dei progetti degli Stati membri per la transizione verde e digitale
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Dl 77/2021 ("Semplificazioni bis"), le disposizioni ambientali
Tutte le novità su rifiuti, appalti, bonifiche, valutazione d'impatto ambientale (Via) ed altre tematiche di interesse settoriale previste dal Dl 31 maggio 2021, n. 77 e relativa legge di conversione in vigore dal 31 luglio 2021
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Schema di decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di transizione ecologica
Al vaglio delle Istituzioni al 28 aprile 2021