Eolico ad asse verticale: il futuro del settore?

Un gruppo di ricerca della School of Engineering, Computing and Mathematics della Oxford Brookes University, guidato dal professor Iakovos Tzanakis, ha condotto uno studio approfondito con oltre 11.500 ore di simulazione al computer, che dimostrerebbe come i parchi eolici potrebbero funzionare in maniera molto più efficiente sostituendo i tradizionali aerogeneratori HAWT con turbine eoliche VAWT di tipo compatto. Un ulteriore dato sorprendente è che, qualora progettate e installate a coppie, le turbine verticali aumenterebbero le proprie prestazioni complessive di un ulteriore 15%.

Si tratta di dati particolarmente interessanti, visto ad esempio che uno dei principali problemi delle attuali installazioni galleggianti di eolico offshore tradizionale è dovuto al fatto che i componenti più pesanti della turbina si trovano a grandi altezze rispetto al livello dell'acqua. Questo crea forti effetti di sbilanciamento sulla piattaforma, che devono essere limitati mediante l'aggiunta di massa nella sottostruttura.

Nelle turbine VAWT, invece, tutti i componenti pesanti si trovano nella parte bassa; un fattore che può contribuire non soltanto a far diventare la turbina più stabile, ma anche a facilitare (rendendole quindi più economiche) le operazioni di manutenzione e riparazione.

La ricerca della Oxford Brookes University potrebbe rappresentare un importante "turning point" nel processo di transizione energetica in atto. Basti pensare che, secondo il Global Wind Report del 2021, nel corso del prossimo decennio il tasso di installazione dell'eolico dovrà triplicare rispetto a quello attuale, se vogliamo sperare di raggiungere gli obiettivi climatici previsti dall'accordo di Parigi.