Milano, 24 maggio 2021 - 13:38

Arera su tassazione rifiuti 2022-2025, "dialogo" con il Pnrr

La regolazione del metodo tariffario rifiuti 2022-2025 "dialogherà" con gli obiettivi "circolari" del Piano nazionale di ripresa e resilienza secondo l'auspicio dall'Authority espresso il 20 maggio 2021.

Nella memoria Arera 20 maggio 2021 209/2021/I/rif consegnata alle Commissioni Finanze e Ambiente e relativa alla determinazione e alla modulazione della tassa rifiuti (Tari) in vista della definizione del Metodo tariffario 2022-2025 (Mtr-2) l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ritiene che i poteri di regolazione a lei assegnati dalla legge (articolo 1, comma 527, legge 205/2017) possano essere di supporto agli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede investimenti per il miglioramento della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, la realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclaggio di rifiuti organici, multimateriale, vetro, imballaggi in carta e la costruzione di impianti innovativi per particolari flussi.

L'Autorità è orientata a introdurre una classificazione degli impianti esistenti, che permetta di identificare quelli da assoggettare a regolazione (impianti minimi), tenendoli distinti dagli altri (impianti aggiuntivi). Il nuovo metodo tariffario 2022-2025 che dovranno usare gli Enti d'ambito (operativi solo in 10 Regioni) o i Comuni per definire le tariffe rifiuti (che poi Arera dovrà approvare) e che fisserà le regole per il riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti e fisserà i criteri per la determinazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento dovrà anche tenere conto delle novità sui rifiuti "ex speciali" assimilati agli urbani e sulla possibilità per le imprese di "uscire" dal servizio pubblico previste dal Dlgs 116/2020 di modifica del Dlgs 152/2006.

Documenti di riferimento