Direttiva plastica monouso, in pista decreto di recepimento

Nella bozza in circolazione – che segue abbastanza pedissequamente quanto previsto dalla direttiva europea del 2019 – si conferma che sono fuori dal campo di applicazione solo i prodotti di plastica monouso realizzati in polimeri naturali non modificati chimicamente, quindi nessuno spazio per le bioplastiche. Per la definizione di polimero il richiamo è come sempre all'articolo 3, punto 5) del regolamento Reach 1907/2006/Ce. La disposizione italiana sul bando dal mercato apre uno spiraglio: se non ci sono alternative ai prodotti di plastica monouso per alimenti è consentito immettere sul mercato prodotti in plastica biodegradabile e compostabile (norma Uni En 13432) con percentuali di materia prima rinnovabile superiori al 50%.

Per il resto il testo si muove parallelamente alla direttiva: da un lato vieta l'immissione sul mercato di determinati prodotti, per altri impone l'adozione di misure per ridurne il consumo, per altri un obbligo di marcatura secondo le regole Ue che informino il consumatore sul corretto smaltimento e sul contenuto di plastica nel prodotto. Previste anche sanzioni amministrative per chi immette sul mercato prodotti di plastica monouso vietati o privi di marcatura corretta o privi di determinati requisiti (come tappi e coperchi attaccati ai contenitori). Sanzioni anche per i produttori che non partecipano ai sistemi di responsabilità estesa del produttore previsti.