Le attuali tempistiche autorizzative sono un ostacolo invalicabile per lo sviluppo del settore FER e il raggiungimento dei target di decarbonizzazione previsti per il 2030.
È quanto dimostrato da uno studio di Elettricità futura e realizzato da Althesys. Secondo l'analisi condotta dalla società di consulenza, in Italia l'iter autorizzativo per un impianto dura in media 7 anni, di cui quasi 6 anni oltre i limiti di legge previsti dal decreto-legge "semplificazioni" (Dl 76/2020) e dal Dlgs 104/2017, soprattutto per quel che riguarda i procedimenti di Screening, Via e Paur.
Dalle statistiche riportate nello studio, emerge che il ritardo rispetto ai tempi massimi previsti dalla legge per ottenere l'autorizzazione per un impianto FER è di 66 mesi. Ciò è dovuto principalmente alle difficoltà procedurali che si riscontrano negli iter autorizzativi, ma anche dalla mancata uniformità delle leggi regionali. Inoltre, come emerge dall'indagine, in molte regioni e province risulta quasi impossibile ottenere pareri positivi.
Secondo gli operatori del settore, il mancato snellimento delle procedure autorizzative si traduce in un blocco degli investimenti. E un settore che ha ancora tantissimo potenziale inespresso di crescita e che potrebbe dare un contributo sostanzioso alla transizione ecologica, merita senz'altro iter più snelli.
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