Fonti rinnovabili al servizio della neutralità climatica

Sono più di 40 le città che hanno sottoscritto la "Carta" per la neutralità climatica presentata a luglio in occasione della 4° Conferenza Nazionale delle Green City (la cui rete è stata promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile). Nell'attuazione dell'Accordo di Parigi per il clima, alle città si riconosce un ruolo fondamentale tra gli attori non governativi per riqualificare la qualità ecologica delle città e il rilancio dello sviluppo sostenibile locale.

Realizzata dal Green City Network, in collaborazione con il Gse (Gestore dei servizi energetici) e con il supporto di Conou (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati), la Carta classifica in 5 punti le indicazioni utili per migliorare l’impegno delle città a favore della neutralità climatica: transazione alla neutralità climatica; efficienza energetica e fonti rinnovabili; mobilità urbana sostenibile; economia circolare decarbonizzata; assorbimento di carbonio.

Tra le azioni da mettere in atto a livello locale, per azzerare sul piano comunitario le emissioni nette di gas serra entro il 2050 e ridurre entro il 2030 le emissioni del 55%, rispetto a quelle del 1990, il Green City Network attribuisce alla pianificazione del territorio una funzione determinate. Nell'ambito della definizione di programmi pluriennali,  sviluppando la produzione e l’impiego delle rinnovabili, si potranno infatti individuare, si legge al punto 2 della Carta, aree e superfici disponibili per nuovi impianti oltre alla ricognizione degli impianti esistenti da migliorare.

Le città dovrebbero altresì prevedere agevolazioni procedurali e prescrizioni per consentire la realizzazione di impianti di produzione di energie rinnovabili integrati sul patrimonio edilizio esistente.