Clima, la posizione della Ue alla COP26 di Glasgow
In vista del vertice Onu sulla crisi climatica a Glasgow del 31/10-12/11 del 2021, il Consiglio Ue ha approvato il 6 ottobre 2021 quella che sarà la posizione dell'Unione durante i lavori.
Le conclusioni del Consiglio definiscono, tra l'altro, la posizione dell'Unione durante i lavori della COP26 (Conferenza Onu delle Parti sul clima n. 26) per quanto riguarda la cooperazione volontaria ai sensi dell'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, che stabilisce regole per i mercati internazionali del carbonio, consentendo ai Paesi di negoziare riduzioni delle emissioni. Il Consiglio ha fissato anche la posizione dell'Ue sui tempi comuni per gli impegni di riduzione delle emissioni inclusi nei contributi nazionali di ciascun Paese. Il Consiglio Ue ha espresso la sua preferenza per un orizzonte temporale comune di 5 anni per gli "Nationally determined contributions" (contributi determinati a livello nazionale) di tutte le Parti, che sarà attuato dall'Unione a partire dal 2031 solo nel caso in cui tutte le Parti siano tenute a fare così e in modo coerente con la legge europea sul clima 2021/1119/Ue.
Gli obiettivi principali della COP26 (che ad oggi conta 197 Parti) sono incoraggiare le Parti a presentare ambiziosi contributi determinati a livello nazionale che fissino i loro obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030, discutere misure di adattamento alla crisi climatica, aumentare i finanziamenti per il clima e finalizzare il Paris Rulebook (le regole dettagliate che rendono operativo l'accordo di Parigi).
Documenti di riferimento
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2021/1119/Ue
Quadro per il conseguimento della neutralità climatica - Normativa europea sul clima
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