Moduli bifacciali, chiarimenti dal CEI
La potenza nominale in corrente continua di un generatore fotovoltaico è data dalla somma della potenza nominale di ciascun modulo costituente il generatore stesso.
Questo, in sintesi, quanto chiarito dal Comitato elettrotecnico italiano in merito all'applicazione della nuova norma IEC 61215, "Terrestrial photovoltaic (PV) modules – Design qualification and type approval", in fase di recepimento dal CEI.
Secondo alcune associazioni di categoria la norma avrebbe potuto avere un effetto penalizzante per l'installazione dei moduli bifacciali, obbligando gli operatori ad installare un numero inferiore di moduli rispetto a quelli standard, a parità di potenza nominale e occupazione di suolo.
Secondo quanto riportato nel comunicato stampa di Italia Solare, "il CEI ha chiarito che, sulla base della normativa tecnica in vigore, la potenza nominale in corrente continua di un generatore fotovoltaico è data dalla somma della potenza nominale di ciascun modulo costituente il generatore fotovoltaico, misurate in condizioni di prova standard (STC), senza conteggiare, nel caso di moduli bifacciali, qualsiasi contributo del lato posteriore di tali moduli ... Inoltre, il CEI ha confermato che la definizione di potenza nominale di un impianto FV deve applicarsi sia ai moduli monofacciali sia a quelli bifacciali".
Secondo Elettricità Futura e Italia Solare gli operatori potranno ora applicare ogni soluzione disponibile per massimizzare l'efficienza dell’impianto e la produzione di elettricità rinnovabile a parità di superficie occupata.