Milano, 5 novembre 2021 - 11:49

"Ddl Concorrenza", rifiuti più aperti al mercato

Nel disegno di legge sulla concorrenza licenziato dal Governo il 4 novembre 2021 spiccano disposizioni per aumentare la concorrenza nel settore rifiuti e la revisione dei servizi locali.

Il provvedimento, che dovrà essere trasmesso al Parlamento contiene la modifica all'articolo 238, comma 10 del Dlgs 152/2006 sulla scelta pubblico/privato per i rifiuti "ex assimilati" agli urbani. Come è noto la disciplina prevede la possibilità per le imprese che producono rifiuti urbani ex assimilati di uscire dalla gestione pubblica affidandosi al mercato previa dimostrazione di avvio a recupero di tali rifiuti. In questo modo non pagano la parte variabile della tassa rifiuti. Attualmente la scelta dell'impresa dura 5 anni, con la modifica del Ddl concorrenza si scende a 2 anni.

Tra le altre disposizioni si segnala la delega al Governo per la stesura di un Dlgs di riordino dei servizi pubblici locali che prevederà la revisione delle discipline settoriali con particolare riferimento al settore dei rifiuti e alla gestione del servizio idrico. Rivista la procedura di assegnazione delle grandi concessioni idroelettriche (peraltro già oggetto di puntuali restyling in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Calabria e Basilicata). Il percorso di assegnazione delle concessioni ex Dlgs 79/1999 dovrà essere avviato dalle Regioni entro il 31 dicembre 2022, dopo il quale scatta l'intervento sostitutivo statale.

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