Frodi su bonus 110%, i chiarimenti del Fisco

La circolare Agenzia delle entrate 29 novembre 2021, n. 16/E fa il punto sulle diverse novità del Dl 157/2021 che ha dato una stretta sui controlli delle detrazioni fiscali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, miglioramento dell'efficienza energetica, adozione di misure antisismiche, restauro facciate nonché installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici (Dl 34/2020). Tra le novità l'obbligo del visto di conformità (attestazione della corrispondenza tra dichiarazione dei redditi e documenti fiscali) per il Superbonus 110% anche al caso in cui l'agevolazione sia fruita dal beneficiario sotto forma di detrazione nella propria dichiarazione dei redditi (anziché come sconto in fattura/cessione del credito).

Il Fisco precisa che le spese per il visto di conformità sono detraibili ed esso riguarda solo i dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. Per le agevolazioni diverse dal Superbonus 110%, l'obbligo del visto di conformità è previsto qualora il beneficiario opti, in luogo dell'utilizzo della detrazione nella dichiarazione dei redditi, per le opzioni dello sconto in fattura o della cessione del credito e si applica anche alle comunicazioni di cessione del credito concernenti le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nell'anno 2020 il cui accordo di cessione si sia perfezionato a decorrere dal 12 novembre 2021 (entrata in vigore del Dl 157/2021).