Milano, 9 dicembre 2021 - 12:55

Attività ecosostenibili, i criteri Ue per l'individuazione

Sono in vigore dal 1° gennaio 2022 i criteri per determinare quando una attività economica può considerarsi "ecosostenibile", cioè contribuire agli obiettivi climatici dell'Unione.

Il regolamento 4 giugno 2021, n. 2021/2139/Ue emanato ai sensi del regolamento sulla tassonomia 2020/852/Ue (articoli 10, comma 5 e 11, comma 5) definisce i criteri che consentono di determinare se un'attività economica può "spendersi" sul mercato come "ecosostenibile". L'attività, in particolare, deve contribuire in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici (allegato 1 al regolamento) o all'adattamento ai cambiamenti climatici (allegato 2 al regolamento). I criteri fanno riferimento a valori limite o livelli di prestazione da raggiungere perché si possa considerare che l'attività economica contribuisce in modo sostanziale all'obiettivo climatico. Un altro criterio che l'attività economica deve rispettare è quello di non arrecare un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale.

Per quanto riguarda le attività nel settore dei rifiuti, le emissioni di gas serra sono relativamente contenute. Però la Commissione ritiene che il settore abbia un grande potenziale nella riduzione delle emissioni di gas serra in altri comparti, per esempio fornendo materie prime seconde in alternativa a quelle vergini, offrendo alternative a prodotti, fertilizzanti e all'energia basati sui combustibili fossili. Le attività di compostaggio dei rifiuti organici evitano lo smaltimento in discarica e riducono le emissioni di metano. Pertanto i criteri di vaglio tecnico di queste attività riconoscono il loro contributo fondamentale nella mitigazione dei cambiamenti climatici a patto siano applicate determinate migliori pratiche settoriali.

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