Efficienza energetica, con la nuova direttiva finanziamenti per ridurre i consumi nell'edilizia
Saranno i singoli Stati membri a decidere le modalità per far rispettare gli standard minimi agli edifici più energivori (classe G) che potranno comunque essere venduti o affittati.
Lo chiarisce il vicepresidente della Commissione Ue nella conferenza stampa del 15 dicembre 2021 presentando la proposta di revisione di direttiva 2010/31/Ue sull'efficienza energetica nell'edilizia.
Frans Timmermans precisa che – contrariamente alle notizie diffuse in questi giorni – la proposta di direttiva non pone nessun divieto di vendita o affitto per gli edifici qualificati in classe G, che rappresentano circa il 15% di quelli identificati con la peggiore efficienza energetica in ogni Stato. Piuttosto per questi edifici è previsto l'aggiornamento almeno dell'etichetta energetica F entro il 2030 e all'etichetta E nel 2033. Per gli edifici pubblici, le scadenze sono anticipate rispettivamente al 2027 e 2030.
Saranno richiesti, per tutti gli edifici in vendita, anche i passaporti di ristrutturazione, che terranno traccia dei miglioramenti, e i certificati di prestazione energetica.
Gli Stati membri decideranno autonomamente le modalità per far rispettare gli standard minimi mentre dall'Ue arriveranno finanziamenti e linee guida sui sostegni forniti dagli Stati.
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in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)
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sul sito della Commissione europea