Risparmio energetico: donne in prima linea
Un nuovo studio comportamentale e di genere, pubblicato sulla rivista Energy Policy, indaga i meccanismi psicologici nell'adozione di comportamenti efficaci nei consumi domestici.
Dalla collaborazione tra l'Università Statale di Milano e l'ENEA è nato uno studio per comprendere meglio i comportamenti di risparmio energetico domestico, esplorando la relazione che intercorre fra genere, autoefficacia e comportamenti a livello familiare.
La base dati è stata ricavata in Lombardia da un campione di 59 nuclei familiari, formato dal 48,8% di uomini e dal 51,5% di donne, di tutte e fasce di età, dai 18 anni agli over 78.
I risultati hanno dimostrato che le donne hanno comportamenti più sostenibili, utilizzando ad esempio i grandi elettrodomestici a pieno carico o indossando abiti più pesanti limitando così l'utilizzo dei riscaldamenti. Inoltre, il genere femminile manifesta un'ottima autoefficacia, ovvero la convinzione di potere raggiungere buoni risultati, caratteristica che rende più incisive le azioni quotidiane di risparmio energetico.
Benché il tema del risparmio energetico sia sentito da entrambi i generi, i ricercatori della Statale spiegano che "la maggiore sostenibilità delle donne… è dovuta alla percezione di potere avere un impatto concreto coi propri comportamenti".
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