Caro energia, il Coordinamento FREE critica il ministro Cingolani
Milano, 22 gennaio 2022 - 10:00

Caro energia, il Coordinamento FREE critica il ministro Cingolani

È netta la reazione del mondo delle rinnovabili alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, in audizione congiunta alle Commissioni X di Camera e Senato, circa l'energia.

«Energia: non ci siamo», afferma il Presidente del Coordinamento Free, Livio de Santoli che prosegue rimarcando che le dichiarazioni sulle soluzioni proposte per il caro energia sono in contrasto con il principio, — espresso dal ministro stesso — , di voler accelerare lo sviluppo delle rinnovabili e la revisione dei contratti di incentivazione delle rinnovabili perché, afferma il Ministro, "sono soldi che alle fonti pulite non servono più", potrebbe peggiorare una situazione già critica per gli operatori, che vede attualmente assegnata solo una piccola parte della disponibilità dei bandi per i noti motivi legati al permitting, e quindi provocare l'effetto contrario rispetto a quanto dichiarato, ha detto Livio de Santoli.

«Oltre a ciò sconcerta il fatto che il settore fossile, vero responsabile della crisi di questi giorni, sia addirittura incentivato dalle azioni di Governo che si stanno mettendo a punto in queste ore. — prosegue Livio de Santoli — dire che "un risparmio da quantificare arriverebbe dal raddoppio della produzione nazionale di gas (se fosse veramente conveniente, non si capisce perché non sia stato fatto prima): da 4,5 miliardi di metri cubi all'anno a 8 miliardi" significa puntare sulle fossili senza tenere conto delle dinamiche del mercato visto che questo aumento di quantità sarebbe assolutamente insignificante per calmierare i prezzi del gas, con il settore fossile che avrebbe extra profitti dalla sua vendita, che si aggiungerebbero a quelli esistenti, anche perché il settore paga allo Stato royalties d'estrazione tra le più basse al mondo».

Oltre a ciò, stupisce il fatto che non sia citato il biometano, aggiungono da FREE, che ha proprio la stessa potenzialità dell'estrazione del gas naturale, ma con il vantaggio di essere rinnovabile e strutturale, visto che non si esaurisce come le poche riserve fossili che esistono in Italia. «Tutto ciò scoraggia gli investimenti sulle rinnovabili ed efficienza energetica, mentre nulla viene detto su un aspetto che risulterebbe decisivo per il contrasto al caro bollette: quello dell'eliminazione dei SAD (Sussidi Ambientalmente Dannosi) che valgono circa 20 miliardi di euro», conclude Livio de Santoli.

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