Impianti Fer possibili nelle aree Dop-Igp previa verifica concreta
Milano, 25 gennaio 2022 - 01:00

Impianti Fer possibili nelle aree Dop-Igp previa verifica concreta

La procedura autorizzativa di impianti Fer non può prescindere da un bilanciamento tra l'inclusione del sito nell'area non idonea e l'interesse pubblico all'incremento delle rinnovabili.

Lo ha deciso il Tar Toscana con la sentenza n. 1727 del 31 dicembre 2021, in merito al progetto di impianto fotovoltaico a cui è stata negata l'autorizzazione unica, ex articolo 12 del Dlgs 387/2003. Dalla documentazione esaminata risulta che l'area interessata è stata inclusa dalla Regione tra quelle Dop/Igp (Denominazione di origine protetta/Indicazione geografica protetta), dichiarate non idonee alla localizzazione degli impianti Fer, ai sensi della legge regionale toscana n. 11/2011.

Alla luce delle Linee guida ministeriali, la delibera regionale che ha inserito l'area in questione tra quelle non idonee è da considerare non come divieto assoluto alla localizzazione degli impianti, ma come "elevata probabilità di esito negativo delle valutazioni, in sede di autorizzazione".

Pertanto l'amministrazione regionale, pur potendo beneficiare di un'attenuazione degli oneri istruttori sulle caratteristiche dell'area (essendo stata già individuata nell'atto di programmazione generale, Paer), non è esonerata da una verifica concreta della compatibilità con l'impianto (nella specie fotovoltaico con potenza massima pari a 5.872 kW).

Va dunque valutato il bilanciamento tra l'inclusione del sito di progetto nel perimetro delle "aree non idonee" e l'eventuale pregio delle colture ospitate nell'area.

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