Appalti, via libera definitivo alla delega
Il 14 maggio 2022 il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl che delega il Governo a riscrivere il Codice appalti, in pista nuovi criteri ambientali minimi (Cam) volti al rispetto di criteri di responsabilità energetica e ambientale.
Il provvedimento conferisce la delega il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi per riscrivere la disciplina dei contratti pubblici nel rispetto del quadro europeo (direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue) ma nel segno di un maggiore snellimento delle norme. In particolare il Governo dovrà semplificare la disciplina degli appalti inferiori alle "soglie comunitarie" e introdurre semplificazioni nelle procedure finalizzate alla realizzazione di investimenti in tecnologie verdi e digitali, in particolare per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda Onu 2030 (risoluzione Onu 25 settembre 2015).
Verranno riscritti i criteri ambientali minimi (Cam) attualmente disciplinati dall'articolo 34, Dlgs 50/2016 e dai relativi decreti ministeriali settoriali, con l'individuazione di misure volte a garantire il rispetto dei criteri di responsabilità energetica e ambientale. Confermato il rispetto obbligatorio dei Cam che saranno differenziati per tipologie ed importi di appalto e valorizzati economicamente nelle procedure di affidamento. Viene inoltre prevista l'introduzione di sistemi di rendicontazione degli obiettivi energetico-ambientali. Sarà previsto un periodo transitorio per garantire un passaggio soft tra i "vecchi" Cam e i nuovi che verranno introdotti.
Documenti di riferimento
-
Risoluzione Assemblea generale Onu 25 settembre 2015 (Agenda 2030)
Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
-
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
-
Codice appalti ed ambiente, le regole verdi per partecipare alle gare pubbliche
Le imprese che intendono fornire beni e servizi alla Pubblica Amministrazione devono partecipare a procedure ad evidenza pubblica e rispettare determinati standard di sostenibilità ambientale. Le norme che regolano questi processi sono contenute nel "Codice dei contratti pubblici", recentemente aggiornato con il decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, in sostituzione del Dlgs 50/2016. Nel Dossier si offre l'esame della disciplina in questione, con un focus speciale relativo ai decreti recanti i criteri ambientali minimi (cd. "Cam") che gli operatori devono osservare. Il documento è aggiornato ai nuovi importi delle soglie comunitarie degli appalti approvate dalla Commissione europea nell’ottobre 2025 e decorrenti dal 2026 e ai nuovi Cam edilizia in vigore dal 2 febbraio 2026
-
Appalti ed ambiente (Codice dei contratti pubblici - Cam/Criteri ambientali minimi)
L'area dedicata al Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023) e provvedimenti satellite (tra cui quelli relativi ai servizi pubblici locali di rilevanza economica). Un sistema normativo che, in recepimento delle direttive Ue su appalti pubblici e contratti di concessione, impone il conseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica. Con i testi ragionati ed aggiornati di tutti i "criteri ambientali minimi" (cd. "Cam") cui specifici beni e servizi devono rispondere per poter efficacemente partecipare alle gare pubbliche.
-
Delega al Governo in materia di contratti pubblici - Riforma del Dlgs 50/2016 (Codice appalti)