Scelta pubblico/privato per rifiuti ex assimilati, "tutto o niente" viola concorrenza
L'opzione di conferire al di fuori del servizio pubblico i rifiuti simili agli urbani prodotti da utenze non domestiche, secondo l'Authority, può essere esercitata anche con riguardo a singole frazioni.
L'Autorità garante per la concorrenza e per il mercato (parere del 5 agosto 2022 di prossima pubblicazione sul proprio bollettino) ha quindi "bocciato" l'interpretazione dell'articolo 238 del Dlgs 152/2006 fornita da un'amministrazione comunale, secondo la quale le utenze non domestiche potrebbero esercitare la scelta di conferire i rifiuti ex assimilati al di fuori del servizio pubblico solo a condizione che tale conferimento riguardi tutti i rifiuti simili agli urbani dalle stesse prodotti.
L'esclusione di tale possibilità per singole frazioni di rifiuti, argomenta l'Agcm, scoraggerebbe il conferimento di rifiuti recuperabili al di fuori del servizio pubblico, perché le utenze non domestiche sarebbero di fatto costrette ad aderire al servizio pubblico — così assicurando al gestore di quest'ultimo una "ingiustificata estensione della propria privativa" — tutte le volte in cui nel territorio di riferimento non siano presenti soggetti industriali ai quali conferire tutte le frazioni di rifiuto simile all'urbano prodotto.
Il tutto, si rileva dall'atto dell'Agcm, in contrasto con la ratio "pro-concorrenziale" della riforma operata dal Legislatore nel 2020 (e ritoccata dalla legge 118/2022 – cd. "Legge Concorrenza 2021") che, come confermato anche dalla Nota Mite 37259/2021, da un lato intende introdurre maggiore certezza in ordine alle tipologie di rifiuti "simili" agli urbani, dall'altro amplia lo spettro delle operazioni di gestione che giustificano una riduzione della Tari.
Documenti di riferimento
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"Legge Concorrenza 2021", le disposizioni ambientali
Il punto sulle disposizioni di interesse settoriale recate dalla legge 118/2022 tra le quali spicca la delega per la riforma dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
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Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 - Stralcio - Misure in materia di rifiuti, concessioni demaniali, energie rinnovabili, servizi pubblici locali
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Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 - PARTE IV
Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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Attuazione direttive 2018/851/Ue e 2018/852/Ue ("Pacchetto economia circolare") – Norme in materia di rifiuti e imballaggi – Modifiche al Dlgs 152/2006 (Codice ambientale)
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Nota Mite 12 aprile 2021, prot. n. 37259
Chiarimenti su alcune problematiche connesse all'applicazione della tassa rifiuti (Tari) ex articolo 1, commi 639 e 668, legge 147/2013 - Effetti della assimilazione ope legis dei rifiuti speciali agli urbani ad opera del Dlgs 116/2020 di modifica del Dlgs 152/2006
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Recepimento "Pacchetto economia circolare" Ue, le principali novità dei decreti nazionali
Un approfondimento sulle principali innovazioni normative previste dai decreti legislativi di adeguamento dell'Ordinamento interno alle direttive Ue n. 849, 850, 851 ed 852 del 2018 (costituenti il noto "Pacchetto economia circolare Ue sui rifiuti")
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Parere Autorità garante della concorrenza e del mercato 5 agosto 2022 n. AS1858
Servizio di gestione dei rifiuti urbani per utenze non domestiche - Rifiuti simili ("ex assimilati") agli urbani - Possibilità di conferire al di fuori del servizio pubblico anche di singole frazioni - Articolo 238 del Dlgs 152/2006 - Sussistenza
Pagine correlate
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Adempimenti ambientali - Rifiuti - Classificazione dei rifiuti
Lo strumento di Reteambiente che guida all'adempimento degli obblighi ambientali