Ambiente sotto i riflettori della Corte Conti Ue
Tra le priorità del programma di lavoro della Corte dei Conti europea per il 2023 anche una serie di controlli in materia di cambiamenti climatici, ambiente e risorse naturali.
Pubblicato l'8 novembre 2022 il documento programmatico contenente una serie di audit, 82 per l'esattezza, relativi a tematiche connesse a settori prioritari strategici che impegneranno l'Istituzione europea per il 2023 al fine di verificare il corretto utilizzo da parte dell'Ue delle risorse messe in campo per conseguire i risultati voluti.
Tra le 21 verifiche previste in materia ambientale si segnalano quelle volte a: valutare l'efficacia del Global climate change alliance plus (l'iniziativa dell'Ue che sostiene i Paesi meno sviluppati nell'attuazione dell'Accordo di Parigi sul clima); valutare l'efficacia della direttiva nitrati e il raggiungimento di una gestione sostenibile del suolo; presentare lo stato dell'arte in materia di recupero ed etichettatura dei rifiuti pericolosi; valutare lo sviluppo dell'energia rinnovabile offshore ai fini della protezione dell'ambiente marino; fare il punto delle misure attuate dagli Stati membri in vista degli obiettivi climatici previsti per il 2030.
Documenti di riferimento
-
Documento Corte dei Conti europea 8 novembre 2022
Programma di lavoro per il 2023 - Testo in inglese
-
Accordo di Parigi 12 dicembre 2015 sui cambiamenti climatici
Accordo di Parigi nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21) - Testo in inglese
-
Direttiva Consiglio Ce 91/676/Cee
Protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole
-
Dal Green deal al Clean industrial deal, le azioni Ue per decarbonizzare l'economia
L'Unione europea ha avviato un percorso verso la decarbonizzazione. Con il Green deal ha definito gli obiettivi generali di sostenibilità e neutralità climatica. Con il Clean industrial deal si focalizza ora sul rafforzamento della competitività industriale "verde". Nel Dossier l'analisi del percorso, degli atti e delle conseguenze che le strategie hanno sulle imprese. Il contributo è aggiornato al nuovo Piano europeo sulle materie prime critiche e alla connessa proposta di regolamento di modifiche mirate alla regolamentazione Ue in materia, presentati nel dicembre 2025.
-
Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2008/98/Ce
Direttiva relativa ai rifiuti - Abrogazione direttive 75/439/Cee, 91/689/Cee e 2006/12/Ce
-
Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2008/56/Ce
Direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino
-
Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2018/2001/Ue
Direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (rifusione) - Abrogazione direttiva 2009/28/Ce
Pagine correlate
-
di Federico Brocchieri - Un libro Edizioni Ambiente