Flussi di materie prime, Ue vuole più informazioni
Le materie prime sono essenziali per la transizione verso un'Europa climaticamente neutra e sostenibile pertanto è necessario attuare un sistema di informazioni dei flussi e delle scorte di materie durante l'intero ciclo di vita.
Questo quanto si evince dal Rapporto "Verso una gestione più sostenibile delle risorse materiali in Europa" pubblicato il 28 novembre 2022 dal Joint Research Centre (Jrc), il centro comune di ricerca che supporta la Commissione europea in materia scientifica, in cooperazione con l'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), che raccoglie informazioni relative alla sicurezza e alla sostenibilità delle materie prime, la cui estrazione e lavorazione possono comportare impatti ambientali e sociali negativi. Secondo lo studio le materie prime rappresentano inoltre un tassello importante per la realizzazione degli obiettivi posti dal Green Deal europeo (raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050) pertanto è necessario un attento monitoraggio dei flussi e delle scorte di materie prime al fine di consentire una migliore gestione delle stesse e un loro uso più circolare.
Come si legge nel Rapporto, l'International Resource Panel stima che l'estrazione e la lavorazione delle materie prime (ovvero vettori energetici fossili, minerali non metallici, minerali metallici e biomassa) sia responsabile di circa il 50% delle emissioni globali di gas serra (Ghg) e oltre il 90% dello stress idrico globale e della perdita di biodiversità correlata all'uso del suolo.
Per maggiori informazioni: Rapporto "Verso una gestione più sostenibile delle risorse materiali in Europa"
Documenti di riferimento
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Comunicazione Commissione Ue 3 settembre 2020
Resilienza critica delle materie prime: tracciare un percorso verso una maggiore sicurezza e sostenibilità
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Comunicazione Commissione Ue 11 dicembre 2019
Il Green Deal europeo