Milano, 20 dicembre 2022 - 13:04

RepowerEu: nuove aree per le rinnovabili, manca accordo sui target

a cura di Olindo Casullo

La nuova direttiva rinnovabili, attualmente al vaglio delle istituzioni europee, prevederà delle nuove aree dove sarà possibile installare impianti rinnovabili con iter autorizzativi più brevi. Manca l'accordo sui target rinnovabili al 2030.

C'è l'intesa sulle nuove aree per le rinnovabili che dovrebbero semplificare e ridurre i processi di rilascio delle autorizzazioni, richiedendo non più di un anno per i progetti di energie rinnovabili onshore e al massimo due anni per i progetti di energie rinnovabili offshore. Solamente in circostanze straordinarie il periodo può essere prorogato fino a sei mesi.

Per il repowering degli impianti e per i nuovi impianti con una capacità elettrica inferiore a 150 kW, impianti di stoccaggio dell'energia e la loro connessione alla rete, i processi dovrebbero essere limitati a sei mesi o un anno se riguardano l'energia eolica offshore.

Successivamente all'entrata in vigore della nuova direttiva, gli Stati membri dovranno adottare uno o più piani nazionali volti a designare le aree di riferimento per le energie rinnovabili, con l'esclusione dei siti che si trovano in aree Natura 2000.

Per quanto riguarda i target rinnovabili al 2030, permane un certo disaccordo fra le istituzioni. Posizione del Parlamento (licenziata il 18 luglio 2022 dalla Commissione europea) prevedeva un aumento della quota rinnovabili al 45%, mentre il Consiglio è orientato a mantenere una quota del 40%.

Pagine correlate