Eurostat: ancora lontani i target 2030
La quota di consumo finale lordo di energia da fonti rinnovabili nell'Unione Europea è scesa al 21,8% nel 2021, un calo di 0,3 punti percentuali rispetto al 2020.
Guardando l'obiettivo Ue per il 2030 del 32% fissato dalla direttiva 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, la quota del 21,8% registrata per il 2021 è ancora ben al di sotto del target. Pertanto, i paesi membri dovranno intensificare gli sforzi per centrare gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione europei.
Per quanto riguarda i paesi membri, si conferma il primato della Svezia con il 62,6% di consumi finali lordi da fonti rinnovabili (basandosi principalmente su un mix di biomassa, idroelettrica, eolica, pompe di calore e biocarburanti liquidi), seguita da Finlandia (43,1%), Lettonia (42,1%), Estonia (37,6%), Austria (36,4%, principalmente idroelettrico e biomasse) e Danimarca (34,7%, principalmente biomasse ed eolico).
In totale, 15 dei 27 membri dell'Ue hanno riportato quote inferiori alla media dell'Ue nel 2021, Le percentuali più basse di rinnovabili sono state registrate in Lussemburgo (11,7%), Malta (12,2%), Paesi Bassi (12,3%), Irlanda (12,5%) e Belgio (13,0%).
Pagine correlate
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22% of energy consumed in 2021 came from renewables
sul sito della Commissione europea
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Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2018/2001/Ue
Direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (rifusione) - Abrogazione direttiva 2009/28/Ce