Pnrr, Governo studia accelerazione per le rinnovabili
Milano, 30 gennaio 2023 - 16:01

Pnrr, Governo studia accelerazione per le rinnovabili

È al vaglio del Governo una bozza di decreto legge che imprime una accelerazione ai procedimenti in materia di autorizzazioni di impianti a fonti rinnovabili per raggiungere gli obiettivi del Pnrr.

Nella bozza ancora allo studio delle Istituzioni si prevede una riscrittura del procedimento unico di autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili, cosiddetta autorizzazione unica ai sensi dell'articolo 12, Dlgs 387/2003. I tempi saranno più stretti e meno burocratici e la valutazione di impatto ambientale (Via) sarà incorporata nel procedimento.

Aumenta la certezza legale del procedimento di autorizzazione semplificata, la cosiddetta "Pas" (articolo 6, Dlgs 28/2011) che, essendo un procedimento a "silenzio-assenso" non consente di avere in mano un titolo autorizzatorio "cartaceo" e non consente in modo chiaro di capire quando è possibile impugnare una autorizzazione semplificata di questo tipo. Attualmente il proponente deve farsi rilasciare una copia della dichiarazione presentata al Comune con tutti i documenti, ma manca la prova che il procedimento si è concluso.

La novità normativa prevede che la prova del titolo sia data con l’attestazione rilasciata dal Comune del perfezionamento della procedura nonché, se è stata attivata la Conferenza di servizi (nel caso in cui il procedimento sia un po’ più complesso) con la determinazione conclusiva del procedimento. Se il proponente non riesce a farsi dare questi documenti, può attivarsi contro il ritardo dell'Amministrazione nel rilascio ai sensi dell'articolo 2-bis, legge 241/1990.

La procedura semplificata (Pas) è estesa agli impianti fotovoltaici fino a 50 MW a condizione che l’energia prodotta dagli impianti medesimi sia ceduta al Gestore dei servizi energetici – Gse per 15 anni. Infine, tra le altre novità si segnalano un procedimento semplificato ad hoc per gli impianti off shore, e installazione libera per gli impianti agrivoltaici a patto che si rispettino le condizioni di installazione previste dalla norma e siano fuori da aree protette e siti Natura 2000.

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