Simbiosi energetica
Milano, 2 novembre 2022 - 12:00

Simbiosi energetica

La circolarità necessaria per risolvere le crisi climatiche e ambienta deve essere articolata su più livelli a cominciare da quello energetico con le fonti rinnovabili.

 

Oltre il 90% dell'economia del Pianeta continua a utilizzare le risorse naturali in modo assolutamente insostenibile. Il tasso di riciclo della materia è del 9%, mentre l'utilizzo delle energie d'origine fossile è dell'81%. L'approccio lineare "take-make-toss" (prendere-fare-buttare) nell'uso de materiali prevale nel grande sistema dell'economia planetaria per varie ragioni.

La prima è quella dell'economicità delle filiere odierne e consolidate dei materiali che avendo raggiunto delle elevate economie di scala, non tenendo conto dei danni ambientali, ed essendo estremamente efficienti sul fronte economico e delle filiere, risultano essere molto proficue su fronte economico di breve periodo. La seconda ragione è legata all'inerzia dei cicli industriali che per loro natura hanno un periodo di rinnovamento spesso intorno al quarto di secolo, mentre la terza è rappresenta dalle inerzie sociali e politiche nell'affrontare il problema della circolarità.

Tradotto: la politica "frena" il processo di trasformazione circolare, influendo sulle dinamiche sociali che al loro volta, nel loro complesso, chiedono alla politica stessa di frenare su alcune questioni, come è successo nel caso del "mouvement des gilets jaunes" in Francia o in Italia con l'opposizione alla scadenza europea del 2035 che prevede la messa al bando dei mori endotermici, mentre nel frattempo alcune parti delle società europee incalzano la politica con azioni originali, quali quelle dei movimenti climatici britannici che hanno "saldato" da qualche le proteste climatiche a quelle contro i rincari energetici.  

Mentre l'approccio all'uso dei materiali insostenibile prevale ancora sull'economia circolare e sull'ecologia, s'affaccia all'orizzonte il passaggio alle rinnovabili, sia per motivi climatici, sia d'economicità nella produzione d'energia che rappresenta nei fatti un passo importante verso la costruzione di un'economia nella quale i flussi del materiale aumentano in direzione di una maggiore circolarità, con un denominatore unico: la decarbonizzazione. I problemi legati alla fase di conversione ecologia ed energetica sono però oggi ancora sul piatto e anche la connessione tra economia circolare e rinnovabili, sul fronte del dibattito tecnico/scientifico, per non parlare di quello operativo e ai primi passi.

Di sicuro una grande questione come quella legata ai materiali necessari per decarbonizzare l'economia, a partire dal settore elettrico e della mobilità, che sono, oggi, forniti dalle industrie minerarie ed estrattive tradizionali e fossili, è un grande problema, così come fanno bene i produttori di turbine eoliche, pannelli fotovoltaici, batterie e veicoli, tutte tecnologie fondamentali per la transizione verso l'energia pulita, a porsi sia il problema delle materie prime, sia quello dell'End of Life degli apparati, con relativa gestione del riciclo e degli scarti, ma si tratta di pratiche industriali ancora solo abbozzate dal punto di vista della sistematicità.

Una sistematicità che deve essere trovata in un sistema di gestione della produzione ripensato totalmente in base a nuove filiere. Si pensi al fatto che fino a oggi per qualsiasi attività manifatturiera la fornitura d'energia sia una semplice commodity, da acquisire al prezzo più basso. Le esigenze di decarbonizzazione della produzione non solo impongono un cambio di "fornitura" da fossili a rinnovabili, ma consentono anche un cambio di paradigma relativo alla produzione d'energia rinnovabile necessaria alla manifattura, con l'incorporazione della produzione energetica all'interno della filiera stessa. Per non parlare del fatto che le produzioni energetiche realizzate da industrie e cittadini possono incardinarsi, con profitto, all'interno dello scenario rappresentato dalle Comunità Energetiche Rinnovabili.

E necessario in questo quadro, quindi, triplicare gli sforzi simbiotici con almeno quattro approcci simbiotici, alcuni inediti:

quello della simbiosi industriale tra diverse filiere, cosa che si sta, faticosamente, realizzando;

quello della simbiosi tra processi industriali e generazione da fonti rinnovabili, interna ai processi stessi;

quello della simbiosi tra filiere manifatturiere e produzione energetica rinnovabile distribuita sul territorio e operata da imprese e cittadini;

quello della simbiosi tra riciclo e filiere industriali locali.

Si tratta di livelli di simbiosi che devono avere, o almeno ad ambire di possedere, una cabina di regia sia sl fronte tecnico, sia su quello politico, per poter innescare processi di sostenibilità a tutti i livelli che siano efficienti nell'efficacia e che realizzino quelle pratiche necessarie alle soluzioni delle crisi climatiche e ambientali che stiamo vivendo.

Di tutto ciò discuteremo al Convegno "Energie circolari: i materiali al servizio della transizione energetica".

*direttore di Nextville

Programma del convegno

Moderatore

Sergio Ferraris – Direttore rivista Nextville

Ore 16,00 – Accreditamento dei partecipanti e inizio dei lavori

16:10 – La visione EU sulla transizione energetica e gli obiettivi al 2030

Simona Bonafè – Europarlamentare, membro della Commissione Ambiente (ENVI)

16:20 – Energy Economics e transizione ecologica

David Chiaramonti – Docente di ingegneria energetica Politecnico di Torino

16:30 – Sviluppo tecnologico e digitalizzazione per la crescita sostenibile del settore elettrico.

Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura

16:40 – Energy Circularity

Nicola Tagliafierro — Head of Sustainability Enel X Global Retail

16:50 – I fanghi di depurazione vs energia rinnovabile

Michele Platè, Responsabile processi e performance ambientali di Gruppo CAP

17:00 — Valorizzazione degli scarti vitivinicoli nella produzione industriale

Carlo Dalmonte — Presidente Caviro Spa

17:10 – L'utilizzo delle biomasse per raggiungere gli obiettivi carbon neutral

Raffaele Raso, CSR & Sustainability Manager Andriani S.p.A.

17:20 — Le prospettive della produzione di biogas e biometano in agricoltura

Piero Gattoni – Presidente CIB

17:30 — Il biometano: vettore energetico chiave per un futuro low carbon”

Giovanni Baldassarre — Head of Environmental Origination Edison NEXT

17:40 – Il futuro degli impianti nella digestione anaerobica

Bettina Muller Head of After Sales, BTS Biogas

17:50 Conclusioni