Milano, 16 febbraio 2023 - 11:12

Whistleblowing, Italia deferita alla Corte Ue

La Commissione europea il 16 febbraio 2023 ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia Ue per il mancato recepimento della direttiva 2019/1937/Ue sulla protezione dei soggetti che segnalano reati (whistleblower).

La direttiva 2019/1937/Ue disciplina la protezione dei lavoratori pubblici e privati intendono segnalare reati (tra cui i reati ambientali) di cui vengono a conoscenza a causa della loro attività lavorativa. Lo scopo delle norme europee, più ampie ed efficaci rispetto a quelle attualmente vigenti in Italia (legge 179/2017), è quello di fornire una cornice di protezione ed evitare ritorsioni nei confronti dei "whistleblowers", i lavoratori pubblici e provati che segnalano, all'interno dell'organizzazione interessata o a un'Autorità esterna, o divulgano al pubblico informazioni concernenti atti illeciti ottenute in un contesto lavorativo.

La procedura di deferimento alla Corte di Giustizia europea del nostro Paese dovrebbe però chiudersi rapidamente, poiché il Dlgs di recepimento della direttiva 2019/1937/Ue è alle fasi finali di approvazione, avendo ottenuto il 14 febbraio 2023 l'ultimo parere parlamentare necessario.

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