Superbonus: stop cessione crediti e sconto in fattura

Lo stabilisce il Dl 11 del 16 febbraio 2023 che con tre articoli introduce misure drastiche sui bonus edilizi, Superbonus compreso, intervenendo sui meccanismi di cessione dei crediti fiscali.

La necessità della tutela della finanza pubblica, si legge nel preambolo del decreto, ha portato il Governo a mettere la parola fine anche sul Superbonus; strumento che invece l'Unione europea considera come una tappa fondamentale per raggiungere la neutralità climatica al 2050, stabilendo per gli edifici una classe energetica in più rispetto a quella comunitaria.

Sono esclusi dai tagli alla cessione dei crediti gli interventi già attivati che rientrino nelle casistiche elencate dalla norma. Il divieto di cessione non si applica per esempio agli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini e per i quali risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila).

Anche le pubbliche amministrazioni non potranno più essere considerate cessionari di crediti di imposta derivanti dai lavori di ristrutturazione.

Il Dl 11/2023 interviene pure sulla responsabilità del fornitore che applica lo sconto in fattura, e dei cessionari, in caso di concorso nella violazione tributaria (cfr Circolare Agenzia delle entrate 33/E/2022). Questi soggetti non sono considerati responsabili in solido se dimostrano di avere acquisito il credito di imposta e di essere in possesso di alcuni documenti tra cui il titolo edilizio abitativo.

Le novità normative hanno inevitabilmente messo in agitazione le imprese edili (già in difficoltà) e per lunedì 20 febbraio le associazioni di categoria sono state convocate a Palazzo Chigi.