Milano, 10 marzo 2023 - 09:15

Whistleblowing, via libera finale a recepimento norme Ue

Il CdM del 9/3/2023 ha dato il via libera definitivo al recepimento della direttiva 2019/1937/Ue (whistleblowing) sulla protezione dei soggetti che segnalano illeciti scoperti in relazione all'attività lavorativa.

La normativa Ue recepita dal Legislatore italiano con lo schema di Dlgs si applica a tutti i lavoratori, pubblici e privati. Le segnalazioni, per rientrare nell'ambito di applicazione del decreto, devono avere ad oggetto violazioni di disposizioni normative (nazionali o europee) che ledono l'interesse pubblico o l'integrità dell'Amministrazione pubblica o dell'Ente privato. Per quanto riguarda l'ambiente è ricompreso qualunque tipo di reato disciplinato dalla direttiva 2008/99/Ce sulla tutela penale dell'ambiente.

Il Dlgs introduce scriminanti per i soggetti segnalanti (ad esempio nel caso di divulgazione di informazioni coperte da segreto o diritto d'autore) e definisce le modalità di segnalazione e la disciplina di tutela e protezione del lavoratore segnalante.

La disciplina è più ampia di quella attualmente normata dal Dlgs 165/2001 (articolo 54-bis) che "protegge" solo i dipendenti pubblici segnalati illeciti di cui siano venuti a conoscenza, mentre per il settore privato soccorre il Dlgs 231/2001 sulla responsabilità attraverso la previsione di disposizioni ad hoc da inserire nei modelli organizzative delle imprese.

Documenti di riferimento