Milano, 17 marzo 2023 - 11:15

Whistleblowing, dal 15 luglio 2023 nuove regole

Scattano il 15 luglio 2023 le nuove norme del Dlgs 10 marzo 2023, n. 24 sul whistleblowing, a tutela dei soggetti che segnalano reati, anche ambientali, scoperti in relazione all'attività lavorativa.

La novità della disciplina, che recepisce la direttiva 2019/1937/Ue è che si applica a tutti i lavoratori, pubblici e privati. Nel regime previgente (e comunque ancora in vigore fino al 14 luglio 2023) la protezione era solo per i lavoratori pubblici (articolo 54-bis, Dlgs 165/2001), mentre nel settore privato la tutela era indiretta attraverso il Dlgs 231/2001 sulla responsabilità attraverso la previsione di disposizioni ad hoc da inserire nei modelli organizzative delle imprese.

Secondo le nuove regole del Dlgs 24/2023 la protezione dei soggetti "segnalanti" scatta nel caso l'informazione riguardi la violazione di disposizioni normative (nazionali o europee) che ledono l'interesse pubblico o l'integrità dell'Amministrazione pubblica o dell'Ente privato. L'elenco dei provvedimenti oggetto di "segnalazione" è piuttosto vasto. Tra le norme spiccano quelle sugli appalti pubblici e le norme sulla gestione dei rifiuti, l'inquinamento marino, atmosferico e acustico, le disposizioni sulle energie rinnovabili.

Il Dlgs24/2023 definisce i canali che l'Ente pubblico o privato deve predisporre per consentire di veicolare la segnalazione, sia interna all'azienda sia esterna (verso l'Anac), prevede meccanismi di protezione del segnalante da ritorsioni e introduce scriminanti per i soggetti segnalanti (ad esempio nel caso di divulgazione di informazioni coperte da segreto o diritto d'autore).

Documenti di riferimento