Direttiva rinnovabili: raggiunto l'accordo in Europa
Il Parlamento e il Consiglio dell'Unione europea hanno raggiunto l'accordo per la revisione della direttiva energie rinnovabili. Previste "zone di accelerazione" per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili.
In previsione di una maggiore indipendenza energetica l'Europa si muove verso la nuova direttiva rinnovabili, con un accordo politico appena raggiunto che mira ad aumentare la quota di energia rinnovabile nel consumo energetico complessivo dell'Ue al 42,5% entro il 2030, con un incremento del 2,5%, che consentirebbe di raggiungere il 45%.
I negoziatori del Consiglio e del Parlamento hanno concordato obiettivi ambiziosi nei settori dei trasporti, industria ed edifici, dove si riscontra più difficoltà nella diffusione dell'utilizzo di fonti rinnovabili. A tal proposito, gli edifici dovrebbero raggiungere il 49% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030.
Una novità rilevante arriva in ambito autorizzativo. Gli Stati membri potranno stabilire delle "zone di accelerazione" delle energie rinnovabili in cui i progetti di impianti saranno sottoposti a un processo semplificato e rapido di concessione delle autorizzazioni. Inoltre, la diffusione dell'energia rinnovabile sarà considerata di "interesse pubblico prevalente", il che limiterà i motivi di obiezione legale nei confronti di nuovi impianti.
L'accordo politico raggiunto sarà presentato ai rappresentanti degli Stati membri dell'Ue e successivamente al Parlamento per l'approvazione. La direttiva dovrà poi essere adottata formalmente da Parlamento e Consiglio, prima di essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Ue e di entrare in vigore.
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