Impianti eolici in zone contermini, rilevano bilanciamento interessi sensibili e possibilità opzione zero
Milano, 2 maggio 2023 - 01:00

Impianti eolici in zone contermini, rilevano bilanciamento interessi sensibili e possibilità opzione zero

In mancanza di soluzioni per mitigare gli effetti negativi dell'impianto eolico su aree contermini, prevalgono i rilievi ostativi degli enti preposti alla tutela dei diversi interessi.

Lo ha deciso il Tar Campania con la sentenza del 26 aprile 2023, n. 2541 in merito al decreto dirigenziale che ha espresso parere negativo di Valutazione di Impatto ambientale integrata con Valutazione di Incidenza, ex articolo 23 del Dlgs 152/2006. L'istanza per conseguire la compatibilità ambientale era stata presentata per la costruzione e l'esercizio di un impianto eolico che — dopo la rimodulazione del progetto — prevedeva l'installazione di n. 16 aerogeneratori da 4,2 MW ciascuno, per una potenza complessiva di 67,20 MW.

I rilievi della Soprintendenza e dell'Ente parco, ampi e articolati, non si presentano né illogici, né irragionevoli, e non sono dunque sindacabili dal giudice amministrativo essendo, il giudizio di compatibilità paesaggistica e storico-artistica, connotato da un'ampia discrezionalità tecnico-valutativa. Correttamente dunque l'amministrazione regionale ha basato il proprio diniego sui pareri negativi adottati dagli enti preposti alla tutela degli interessi sensibili collegati al progettato impianto.

Resta inteso che il parere della Soprintendenza e degli enti preposti alla tutela di interessi sensibili, da formulare nella conferenza per impianti eolici situati  in zone contermini (ex articolo 12 del Dlgs 387/2003), può anche riguardare la stessa possibilità di realizzare l'opera (c.d. opzione zero nell'ambito ambientale) se — sulla base del progetto presentato – non vi siano soluzioni per mitigare gli effetti negativi sul bene protetto. Ma la ricorrente non ha fornito elementi obiettivi per confutare i pareri negativi.

Per i giudici campani rileva l'apprezzamento compiuto dall'Amministrazione preposta alla tutela dell'ambientale, storico-artistica e paesaggistica, espresso nella conferenza, che ha evidenziato puntuali ragioni ostative di natura oggettiva alla realizzazione del parco eolico. L'impianto andrebbe ad insistere sul confine con il territorio della Campania e del Molise, in un territorio caratterizzato da beni paesaggistici, archeologici e monumentali in un sistema di colline, con aree coltivate e aree con fitta copertura arborea, in cui sono già presenti altri aerogeneratori, considerato l'asse portante dell'economia dei luoghi.

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