"Decreto Siccità", Via accelerata per opere idriche sotto infrazione

In particolare il provvedimento, modificando l'articolo 27-ter, Dlgs 152/2006 stabilisce che sono soggetti a procedimento autorizzatorio unico accelerato regionale (Pauar) le opere, gli impianti e le infrastrutture necessari al superamento delle procedure di infrazione dell'Unione europea sulla depurazione o comunque connessi alla gestione della risorsa idrica ricompresi nell'allegato III alla Parte II, Dlgs 152/2006 (progetti regionali sottoposti a Via).

Tra le altre novità la modifica all'articolo 101, Dlgs 152/2006 sugli scarichi: nel caso di utilizzo delle acque in impianti di desalinizzazione, la disciplina dello scarico è fissata in base alla natura delle alterazioni e agli obiettivi di qualità del corpo idrico ricettore.

Confermate le norme che consentono a Regioni e Provincie autonome fino al 31 dicembre 2023 di rilasciare autorizzare il riutilizzo per scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione già in esercizio al 15 aprile 2023. Così come è stata confermata dal Parlamento la norma che modifica l'articolo 127, Dlgs 152/2006 sui fanghi di trattamento delle acque reflue: essi sono sottoposti alla disciplina dei rifiuti, ove applicabile e comunque solo (così la novità) alla fine del complessivo processo di trattamento effettuato nell'impianto di depurazione.

Infine conferma delle disposizioni per la realizzazione più semplice degli impianti di desalinizzazione ex legge 60/2022, per i quali non sarà più necessaria la valutazione di impatto ambientale (Via) ma solo la verifica di assoggettabilità a Via (e solo per impianti con capacità pari o superiore a 200 l/s).