Milano, 3 luglio 2023 - 16:35

Materie prime critiche, Consiglio Ue vota obiettivi più ambiziosi

Almeno il 50% del consumo interno di materie prime critiche deve arrivare da attività di trasformazione e almeno il 20% dal riciclaggio secondo la proposta di regolamento votata dal Consiglio Ue il 30 giugno 2023.

La proposta di regolamento era stata presentata dalla Commissione europea il 16 marzo 2023 e mira a regolamentare l'approvvigionamento delle materie prime critiche, cioè quei materiali (come le terre rare o determinati metalli) di cui l'Unione europea scarseggia e che è costretta a importare da Paesi extra Ue dei quali risulta in alcuni casi quasi totalmente dipendente. La proposta di regolamento incorpora sia l'elenco delle materie prime critiche che quelle strategiche nel diritto dell'Unione.

Rispetto alla proposta della Commissione, il Consiglio Ue pone obiettivi più ambiziosi: almeno il 50% del consumo interno di materie prime critiche deve arrivare da attività di trasformazione (la Commissione fissava il 40%) e il 20% del consumo interno dal riciclaggio. I Ministri Ue inoltre hanno aggiunto la bauxite/allumina/alluminio all'elenco delle materie prime strategiche e critiche e hanno modificato la frequenza degli aggiornamenti dell'elenco di materie prime critiche e strategiche: la Commissione prevedeva 4 anni, il Consiglio Ue ha stabilito l'aggiornamento triennale.

Tra le altre misure previste spiccano gli incentivi al recupero delle materie prime critiche secondarie provenienti dai rifiuti e la individuazione delle strutture di deposito dei rifiuti di estrazione in cui è possibile recuperare materie prime secondarie. Ora dopo che il Parlamento avrà votato la proposta di regolamento della Commissione, le Istituzioni Ue inizieranno il dialogo per giungere ad un testo condiviso.

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