Aggiornamento Piano nazionale energia e clima: Cer e hub del gas
Il Mase invia alla Commissione Ue la proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato energia e clima con gli obiettivi da raggiungere entro il 2030. Autoconsumo da Fer ma anche hub del gas.
La sfida per raggiungere gli obiettivi che dovrebbero rendere l'Ue climaticamente neutra entro il 2050, rivisti al rialzo sia nel programma REPowerEU e con il Pacchetto Fit55, sono ritenuti dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica "molto ambiziosi, in particolare, per quanto riguarda l'Italia, anche in ragione del punto di partenza che caratterizzava il nostro Paese e verosimilmente, anche in ragione del fatto che il Pniec elaborato dall'Italia nel 2019, ha definito obiettivi settoriali e globali molto ambiziosi, in alcuni casi superiori a quelli obbligatori".
Considerato il cambiamento del contesto di riferimento, rispetto al Piano precedente, Il Ministero ha previsto "di potenziare le interconnessioni elettriche e il market coupling con gli altri Stati membri dell'Unione, rafforzando il ruolo dell'Italia come hub energetico europeo e corridoio di approvvigionamento delle rinnovabili dell'area mediterranea".
In concreto, oltre a promuovere le Comunità energetiche rinnovabili (anche con misure di natura fiscale), il Mase riconosce la possibilità che l’Italia si ponga come hub nel Mediterraneo "divenendo un punto di immissione di gas e di suo convogliamento verso gli altri paesi europei (Malta, Slovenia, Slovacchia al momento), anche attraverso il rafforzamento di alcune infrastrutture (verso Austria) transfrontaliere e interne (linea adriatica)".
Per incrementare la produzione di energia rinnovabili che richiedono l'utilizzo di superfici dove installare gli impianti (in particolare fotovoltaici ed eolici), nel Piano si sottolinea l'esigenza di coinvolgere i territori, per esempio con il dibattito pubblico.
Inoltre, per garantire uniformità, certezza dei tempi e semplificazione dell'iter autorizzativo, il Ministero promuove un maggior coordinamento tra Stato e Regioni attraverso l'adozione di un format standardizzato per il rilascio delle autorizzazioni a livello nazionale, equiparando tempi modalità e procedure.
Il documento, ora al vaglio dell'Ue, dovrà essere approvato entro il mese di giugno del 2024.
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Piano nazionale integrato energia e clima (Testo inviato dall'Italia all'Ue)
Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (testo al vaglio della Commissione europea)