Stampa libera per il clima: nasce la coalizione di Greenpeace
Greenpeace Italia ha annunciato oggi la nascita ufficiale della coalizione "Stampa libera per il clima", con la partecipazione delle prime dieci testate giornalistiche italiane che si sono impegnate per fornire informazioni corrette sul clima, libere da finanziamenti e condizionamenti delle aziende dei combustibili fossili.
Le prime dieci testate aderenti all'appello di Greenpeace sono Il Fatto Quotidiano, ilfattoquotidiano.it, Altreconomia, Greenreport, La Svolta, Nextville, QualEnergia, Radar Magazine, TeleAmbiente e Valori. I direttori delle testate firmatarie si sono impegnati a garantire un'informazione libera, completa, onesta e trasparente, evidenziando le responsabilità dell'industria dei combustibili fossili e l'inazione politica, oltre a promuovere soluzioni per una rapida transizione verso le fonti rinnovabili. Inoltre, si sono impegnati a rifiutare ogni forma di finanziamento proveniente dall'industria dei combustibili fossili, principale causa della crisi climatica attuale.
L'iniziativa si ispira all'impegno assunto alcuni anni fa dal quotidiano britannico The Guardian, diventato un punto di riferimento nell'informazione sul clima a livello mondiale. “Oggi le prime adesioni alla coalizione Stampa libera per il clima mostrano che un’informazione libera dai condizionamenti delle aziende fossili è possibile anche in Italia.” Spiega Giancarlo Sturloni, responsabile della comunicazione di Greenpeace Italia, “Siamo certi che altre testate si uniranno presto, ma in questi giorni abbiamo anche scoperto che la dipendenza economica di giornali, radio e tv dalle aziende inquinanti è molto più estesa di quanto si potesse immaginare, e questo costituisce un pericolo non solo per l’informazione sul clima, ma anche per la democrazia.”
Non a caso i risultati di un monitoraggio commissionato da Greenpeace Italia all'Osservatorio di Pavia hanno confermato che la crisi climatica continua a ricevere scarsa visibilità sui media italiani, mentre aumenta la presenza di pubblicità da parte delle aziende inquinanti, che sono tra i principali responsabili della situazione attuale. Anche la classifica dei cinque quotidiani italiani più diffusi (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Avvenire), elaborata da Greenpeace, dimostra che, sebbene con alcune differenze, i principali giornali nazionali sono ancora lontani dall'offrire un'informazione completa e indipendente sul clima.
La nuova coalizione offre un punto di riferimento per coloro che cercano un'informazione indipendente sulla crisi climatica. Greenpeace continuerà a monitorare l'informazione climatica e a fare pressione sulle testate italiane affinché aderiscano all'appello durante la campagna "Stranger Green" contro il greenwashing. Le testate interessate a sottoscrivere l'appello possono contattare l'ufficio stampa di Greenpeace Italia all'indirizzo ufficio.stampa.it@greenpeace.org.
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