Mercato elettrico: l'Italia si deve adeguare all'Europa
La Commissione Ue ha emesso dei pareri nei confronti dell'Italia e altri quattro paesi membri per l'incompleto recepimento delle norme dell'Ue sul mercato interno dell'energia elettrica.
Da Bruxelles arrivano ben cinque pareri motivati a Italia, Croazia, Lettonia, Lituania e Slovacchia. Questi riguardano l'incompleto recepimento delle norme europee sul mercato interno dell'energia elettrica, così come stabilite nella direttiva (Ue) 2019/944. Il termine per il recepimento completo delle norme della direttiva nei rispettivi ordinamenti nazionali era il 31 dicembre 2020.
Ricordiamo che attualmente gli organi dell'Unione europea stanno lavorando alla riforma del mercato elettrico europeo. La proposta di riforma, presentata dalla Commissione europea nel mese di marzo, mira a garantire che i costi dell'elettricità siano meno influenzati dai combustibili fossili e riflettano invece il prezzo notevolmente inferiore delle energie rinnovabili.
I cinque Stati membri hanno ora due mesi di tempo per adottare le misure necessarie e notificarle alla Commissione. Nel caso in cui non aderiscano entro questo termine, la Commissione potrà decidere di deferire i casi alla Corte di giustizia dell'Unione europea.
Pagine correlate
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Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2019/944/Ue
Direttiva relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica - Modifica alla direttiva 2012/27/Ue
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Il comunicato stampa del della Commissione europea
sul sito della Commissione europea