Piano nazionale integrato energia e clima all'esame dell'Ue, in ritardo: gas e rinnovabili
Milano, 20 luglio 2023 - 14:19

Piano nazionale integrato energia e clima all'esame dell'Ue, in ritardo: gas e rinnovabili

Il Mase, dopo aver inviato una sintesi, trasmette all'Ue l'aggiornamento del Pniec con gli obiettivi da raggiungere entro il 2030: l'Italia come hub energetico tra rinnovabili e gas.

Il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, il 19 luglio ha formalmente inviato alla Commissione europea la proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato energia e clima.

Il documento, di 423 pagine in totale, era atteso entro la fine del mese scorso ed è stato preceduto da una sintesi inviata all'Ue proprio il 30 giugno.

Nell'aggiornare il Piano il Mase ha precisato di voler "potenziare le interconnessioni elettriche e il market coupling con gli altri Stati membri dell'Unione, rafforzando il ruolo dell'Italia come hub energetico europeo e corridoio di approvvigionamento delle rinnovabili dell'area mediterranea”.

Gli obiettivi da raggiungere, che dovrebbero rendere l'Ue climaticamente neutra entro il 2050, rivisti al rialzo sia nel programma REPowerEU e con il Pacchetto Fit55, sono ritenuti dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica "molto ambiziosi, in particolare, per quanto riguarda l'Italia, anche in ragione del punto di partenza che caratterizzava il nostro Paese".

Considerato il cambiamento del contesto di riferimento, rispetto al Piano precedente, Il Ministero ha previsto "di potenziare le interconnessioni elettriche e il market coupling con gli altri Stati membri dell'Unione, rafforzando il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo e corridoio di approvvigionamento delle rinnovabili dell'area mediterranea".

In concreto, oltre a promuovere le Comunità energetiche rinnovabili, il Mase riconosce la possibilità che l'Italia si ponga come hub nel Mediterraneo "divenendo un punto di immissione di gas e di suo convogliamento verso gli altri paesi europei (Malta, Slovenia, Slovacchia al momento), anche attraverso il rafforzamento di alcune infrastrutture (verso Austria) transfrontaliere e interne (linea adriatica)".

La necessaria diffusione delle rinnovabili, si legge nella proposta, comporta l'utilizzo delle superfici soprattutto per gli impianti eolici e fotovoltaici. A questo proposito, per garantire uniformità, certezza dei tempi e semplificazione dell’iter autorizzativo, il Ministero promuove un maggior coordinamento tra Stato e Regioni attraverso l'adozione di un format standardizzato per il rilascio delle autorizzazioni a livello nazionale, equiparando tempi modalità e procedure.

Il documento, ora al vaglio dell’Ue, dovrà essere approvato entro il mese di giugno del 2024.

Pagine correlate