Parlamento Ue su materie prime critiche, il 50% da trasformazione
Approvata dal Parlamento europeo il 14 settembre 2023 la proposta di regolamento sulle materie prime critiche che chiede di soddisfare almeno il 50% del fabbisogno Ue tramite attività di trasformazione.
Sul testo approvato si apriranno i negoziati con il Consiglio Ue che aveva votato la sua posizione il 30 giugno 2023.
Nella sua proposta del 16 marzo 2023 la Commissione europea aveva fissato un obiettivo inferiore (40%) per coprire il fabbisogno tramite attività di trasformazione. Le materie prime critiche (il provvedimento ne individua 34) sono tutti quei materiali preziosi che scarseggiano o sono assenti nell'Unione e sono indispensabili per la transizione energetica; di queste 16 sono considerate strategiche per gli obiettivi di decarbonizzazione dell'economia dell'Unione. Per l'approvvigionamento occorre agire anche su estrazione, limitatamente al 10% del fabbisogno secondo quanto prevede il provvedimento, ma soprattutto su riciclo e partnership a lungo termine con Paesi extra Ue.
Confermato dai parlamentari Ue lo stop alla dipendenza quasi totale dalle materie prime strategiche da un unico Paese: entro il 2030 da un solo Paese terzo non potrà arrivare più del 65% di una singola materia prima strategica, in relazione a qualsiasi fase della trasformazione. Il Parlamento europeo aggiunge che è opportuno attribuire priorità alla riduzione delle dipendenze da partner non affidabili che non condividono i valori dell'Unione, il rispetto dei diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.
Documenti di riferimento
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Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2024/1252/Ue
Istituzione di un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche
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Comunicazione Commissione Ue 16 marzo 2023
Un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime essenziali a sostegno della duplice transizione