Cambiamento climatico: decisione su violazione diritti umani
Attesa la decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo sulla causa portata avanti dai giovani portoghesi contro 33 Stati ritenuti colpevoli delle conseguenze del cambiamento climatico sulle loro vite.
Mercoledì 27 settembre, davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo, che si pronuncia sui ricorsi per le presunte violazioni dei diritti civili e politici stabiliti dalla Convenzione europea, si è svolta l'udienza della causa intrapresa da un gruppo di giovani che lamenta di provare un'ansia causata dalle catastrofi naturali e da una prospettiva di vita in un ambiente con temperature sempre più elevate.
Il ricorso, depositato nel settembre del 2020 da 6 giovani portoghesi, di età compresa tra gli 11 e i 22 anni, riguarda in particolare il mancato rispetto degli impegni assunti con l'Accordo di Parigi (COP21) e le emissioni di gas serra provenienti dai 33 Stati citati in giudizio, tra cui i membri dell'Ue.
Secondo l'accusa gli Stati non hanno fatto abbastanza per contrastare il cambiamento climatico, contribuendo al fenomeno del riscaldamento globale con ripercussioni sulla salute di un’intera generazione.
Dopo l'udienza la Corte avvierà le deliberazioni, a porte chiuse, e successivamente arriverà la decisione.
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