COP28 delusione o punto di svolta? Il sogno di Papa Francesco
Milano, 4 ottobre 2023 - 01:00

COP28 delusione o punto di svolta? Il sogno di Papa Francesco

Laudate deum, l'esortazione apostolica di papa Francesco, in vista della COP28 di Dubai, analizza in 73 punti la crisi climatica, le cause, le debolezze della politica e la responsabilità dei Paesi più ricchi.

Otto anni dopo la pubblicazione dell'enciclica Laudato si',  Il Pontefice esorta a non ignorare la crisi climatica, i cui segnali sono sempre più evidenti.

Propone di affrontare il problema del cambiamento climatico come una delle principali sfide della comunità globale, non solo dal punto di vista ecologico, ma anche sociale, con particolare attenzione ai posti di lavoro generati dalle energie rinnovabili.

"Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti" e, continua Papa Francesco, "tra pochi anni molte popolazioni dovranno spostare le loro case" a causa dell’insolita accelerazione del riscaldamento e dell’innalzamento dei mari.

Pone l’accento su quelle teorie che collegano la transizione ecologica alla perdita dei posti di lavoro — garantiti dall'uso dei combustibili fossili – e trascurano invece i dati reali sui posti di lavoro già persi a causa dei cambiamenti climatici. "D’altra parte — ribadisce il Pontefice — la transizione verso forme di energia rinnovabile, ben gestita, così come tutti gli sforzi per adattarsi ai danni del cambiamento climatico, sono in grado di generare innumerevoli posti di lavoro in diversi settori”.

Ricorda negoziati e COP del passato, tra progressi e fallimenti, e invita a non rinunciare al sogno che la COP28 "porti a una decisa accelerazione della transizione energetica, con impegni efficaci che possano essere monitorati in modo permanente".

Infine, Papa Francesco scrive: “Questa Conferenza può essere un punto di svolta, comprovando che tutto quanto si è fatto dal 1992 era serio e opportuno, altrimenti sarà una grande delusione e metterà a rischio quanto di buono si è potuto fin qui raggiungere”.

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